Il sostegno economico per i caregiver familiari entrerà in vigore non prima del 2027 e sarà limitato ai familiari conviventi che garantiscono un impegno di cura di almeno 91 ore settimanali, con un Isee sotto i 15mila euro. È il primo elemento concreto emerso sul disegno di legge dedicato al riconoscimento del caregiver familiare, che la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha trasmesso al Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio.
Secondo quanto anticipato dalla ministra, il ddl sarà portato nel primo Consiglio dei Ministri successivo all’approvazione della Legge di Bilancio, quindi nel gennaio 2026. Solo dopo questo passaggio inizierà l’iter parlamentare. Tempistiche e contenuti hanno immediatamente generato delusione tra associazioni e gruppi di tutela, in particolare per la partenza tardiva delle misure e per i requisiti considerati troppo restrittivi.
Isabella Mori, responsabile tutela di Cittadinanzattiva, ha partecipato il 12 novembre ai lavori del Tavolo interministeriale in cui la ministra Locatelli ha illustrato le prime linee del provvedimento. Il Tavolo, avviato nell’ottobre 2023 insieme alla viceministra Maria Teresa Bellucci, avrebbe dovuto produrre una proposta capace di riunire le diverse posizioni esistenti. Da oltre dieci anni, infatti, il riconoscimento giuridico del caregiver familiare si blocca in Parlamento proprio per l’assenza di un accordo stabile su definizioni, diritti e coperture finanziarie.
La distanza tra aspettative e risultato temporaneo ha riacceso un confronto già teso. Restano da chiarire molti aspetti: criteri di valutazione, modalità di verifica delle ore di cura, compatibilità con altre prestazioni e ruolo dei servizi territoriali. La mia risposta è dubbia sul fatto che questi elementi vengano definiti rapidamente, considerando la complessità politica e tecnica del dossier.
Fonte: Vita
